Oratorio de la Santa Cueva

Accanto alla Parrocchia del Rosario, si eleva l'Oratorio de la Santa Cueva, che è appartenuto alla Congregazione del Retiro Espiritual, fondata a Cadice nel 1730 circa. Tra i suoi membri, vi erano i personaggi più eminenti della società gaditana del XVIII secolo. Uno di questi, il Marchese di Valde-Iñigo utilizzò gran parte della fortuna di famiglia, derivante dal commercio con il Messico, nella costruzione dell'oratorio attuale.

La facciata del complesso è molto semplice, articolata da lesene doriche, fra le quali si trova il retablo pubblico con il dipinto della Virgen del Refugio opera di Franz Riedmayer.

L'interno è suddiviso di due ambienti: un sotterraneo dedicato alla passione e morte di Cristo, e l'altro superiore consacrato all'esaltazione dell'Eucaristia. La cappella inferiore, costruita nel 1783, è stata progettata da Torcuato Cayón come uno spazio austero e adeguato alle pratiche penitenziali, in cui si trova l'immagine del calvario, di grande interesse. In questo luogo, ogni venerdì Santo, viene celebrata la cerimonia del sermone delle Sette Parole, accompagnato musicalmente da un quartetto che interpreta l'opera di Hadyn, composta su richiesta del Marchese di Valde-Iñigo.

La Cappella alta o sacramentale offre, per la sua ricchezza decorativa, un ricercato contrasto con la zona penitenziale, in cui è di grande interesse il tempietto. È stata completata nel 1796 ed è opera di Torcuato Bejumeda, che ha concepito uno spazio unitario a pianta ovale seguendo la tradizione manierista. Nella zona superiore di questo spazio, sono di grande interesse artistico le tele a tutto sesto, tre delle quali sono opera di Francisco Goya e che rappresentano la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la parabola dell'invitato alle nozze e la Santa Cena; considerate come il gruppo di opere d'arte a tema religioso, più di successo dell'artista aragonese.