Plaza de San Antonio
La Plaza de San Antonio è un grande spazio quadrangolare e uno dei centri nevralgici della città. Originariamente era nota con il nome di Campo de Jara, per trovarsi in prossimità del pozzo omonimo, che per molti anni ha fornito di acqua potabile la città. Il nome attuale gli è stato dato nella metà del XVII secolo, e su di essa è stato costruito l'eremo dedicato a Sant'Antonio.
Durante il XVIII secolo divenne il centro dell'espansione urbana e ha integrato l'attuale Plaza de San Juan de Dios, come conseguenza della sua occupazione commerciale, negli atti di tipo civile e religioso. Questa piazza, storicamente, è diventata nota per essere stato il luogo in cui fu proclamata la Costituzione del 1812 e per essere stato lo scenario sanguinario della repressione del movimento liberale del 1820.
Le proporzioni degli edifici che la delimitano, presentano una grande uniformità, interrotta solo dalla snella facciata della chiesa di Sant'Antonio. La sede del Casinò Gaditano, costruito nel XVIII secolo dal marchese del Pedroso, è un edificio in stile barocco, ristrutturato in stile isabellino nel 1857. Il cortile e le dipendenze interne, presentano una ricca decorazione neomudéjar, realizzata nel 1890 dall'artista sivigliano Adolfo López Rodríguez.
Un altro edificio di grande interesse è la sede dell'antica Banca Aramburu, con un frontespizio settecentesco in marmo bianco, con dei pilastri nel secondo corpo mentre la facciata è stata ristrutturata in stile modernista da Juan Cabrera Latorre nel 1910.
In questa piazza, per il suo interesse storico, si distingue la Casa Museo dello scrittore gaditano José María Pemán, che adesso ospita mostre ed esposizioni temporanee.