Plaza San Antonio

La importancia de la ciudad de Cádiz en la historia naval española es un hecho conocido. La creación de la Academia de Guardias Marinas en el barrio del Pópulo en 1717 propició que  las figuras más relevantes del panorama marítimo a nivel nacional y europeo se instruyeran en Cádiz, en una época, el siglo XVIII en la que el mundo estaba en constante expansión y descubrimiento a través de los mares.

Quest'edificio, progettato dall'architetto Juan de la Vega, è stato inaugurato con un ballo di gala, presieduto dalla regina Isabella II, il 26 settembre del 1862. L'aspetto risponde allo stile isabellino e può essere considerato come uno degli edifici civili più rilevanti del XIX secolo, nella città di Cadice.

In questo luogo, originariamente, esisteva una piazzetta adiacente all'eremo, chiamata dei mori, intorno alla quale, nel XVI secolo, era stato costruito il Convento de la Candelaria. La demolizione del Convento, durante la prima repubblica, ha permesso la piazza attuale, che conforma uno spazio trapezoidale destinato a verde pubblico, organizzato attorno a una gloriette centrale, in cui è situata la statua in bronzo di Emilio Castelar, politico e scrittore gaditano che fu Presidente del Potere Esecutivo durante la Prima Repubblica Spagnola.

Questa chiesa è appartenuta al Convento dei mercedari scalzi, fondato nel 1629 su richiesta dei duchi di Medina Sidonia, protettori dell'ordine.

La calle Ancha è, dal XVIII secolo, il cuore della città e durante l'epoca delle Cortes di Cadice del 1812, è stata trasformata nella conventicola per lo svolgimento delle sedute, come narra nella sua opera Benito Pérez Galdós. La sua ampiezza permette di apprezzare più facilmente l'armonia dell’ambiente urbano.

Tra i suoi edifici più rappresentativi si distingue, tra gli altri, la chiesa della Conversión de San Pablo e nel nº 34, il palazzo dei Mora al nº 28 e la Casa de los Cincos Gremios, attuale sede del rettorato dell'UCA, al nº 16.

Questa piccola chiesa era parte di una Casa di Accoglienza, fondata nel 1680 dal vescovo Juan de Isla, anche se il suo aspetto accademico attuale risponde a un progetto di Torcuato Bejumeda del 1787.

La Plaza de San Antonio è un grande spazio quadrangolare e uno dei centri nevralgici della città. Originariamente era nota con il nome di Campo de Jara, per trovarsi in prossimità del pozzo omonimo, che per molti anni ha fornito di acqua potabile la città. Il nome attuale gli è stato dato nella metà del XVII secolo, e su di essa è stato costruito l'eremo dedicato a Sant'Antonio.